mercoledì 25 maggio 2011

ATTENZIONE!!!! NUOVO CORSO IN ARRIVO : ISCRIVITI tra i 15!







PROGRAMMA DETTAGLIATO:

Martedi 21 GIUGNO
dalle ore 19.00 alle ore 21.00
· Elementi teorici.
· Recupero della camminata naturale
· Il bastoncino
· La tecnica alternata o diagonale

Giovedi 23 GIUGNO
dalle ore 19.00 alle ore 21.00
· La respirazione
· Elementi posturali
· La tecnica alternata o diagonale

Sabato 25 GIUGNO
dalle ore 15.00 alle ore 19.00
· La Tecnica parallela
· Le tecniche avanzate (dimostrazione)
· Esercizi di Slalom e Agility
· La Speak Walking Idea

alle 19.30 Trail de La Tardina
· Uscita di fine corso in notturna (obbligatoria lampada frontale)
· (Pasta party finale)


COSTI:
Euro 50 (Adulti)
Euro 30 (14/18 Anni)
Euro 10 (Under 14)

Comprensivi di:
10 Ore di lezione eseguite da istruttori della Scuola Italiana di Nordic Walking
Utilizzo in comodato d'uso gratuito di bastoncini tecnici fornti dall'ARGO NW TEAM
Pasta Party Finale

sabato 21 maggio 2011

...alle cascate di Stien, in Val di Vignui



Due bambini e un sacco di bimbi cresciuti, alle cascate di Stien!




"...e te pareva ,a Vignui ci aspetta la nuvola fantozziana, come dire che anche qui fa proseliti. Uno scroscio d’acqua che induce i più a risalire in auto per ripararsi, altri ad indossare variopinti kway, chi a trovar asilo sotto un’acacia sfoggiante candidi fiori, che rilasciano melliflue fragranze. Dura poco più d’un…baleno lo “sdrai”… Rasserenati ci inoltriamo di bastoncini armati, verso la Valle di San Martino, confidando nelle frequentazioni del santo. Lasciata la piana, tavolozza di colori floreali, caliamo nella frescura della valle. E’ particolare questa angusta conca, ogni settimana ti regala in successione il tripudio di fioriture. Dal biancore dei bucaneve al giallo delle primule, al blu degli anemoni. Oggi il palco è tutto per il viola intenso dell’aquilegia e nelle immediatezze dei rivi, il giallo della calta. L’ agreste chiesetta dedicata al santo Martino, un tempo presidio d’osservazione, sta solitaria a testimoniare quanto fosse trafficato il luogo. E’ una passeggiata rilassante. Il silenzio è rotto da qualche esibizione melodica d’uccello e dalla spocchia del torrente che sembra dire con voce robusta: “qui comando io e questa è casa mia, ogni dì voglio sapere chi viene e chi va…” T’induce al cammino lento questo percorso, forse troppo, perché arriviamo alla fornace da calce con le lancette dell’orologio spostate oltremodo in là. Qui a Baslaval un tempo si incrociavano uomini e merci; carbonai boscaioli, arditi falciatori d’erba che salivano su zerbi strapiombanti, cacciatori, viandanti,cavatori di ghiaccio, briganti e contrabbandieri, malgari…oggi un paletto con delle lignee frecce indicano la via a degli “sfaccendati” escursionisti. Risaliamo l’erto sentiero che superati i bucolichi alpeggi di Ramezza proseguirà oltre verso altre valli. A qualcuno vien da dire “quant’è dura la salita…uno su mille ce la fa” ed invece con passo cadente, la lunga fila variopinta risale orgogliosa la faggeta con andare che sa tanto di processionaria. Ci addentriamo nella penombra dell’abetaia di Grassuretta che fa tanto saga nordica. Intimamente fa affiorare un senso d’inquietudine, un senso di tempo sospeso. Dall’oscurità emergono ruderi di case come templi maya. Ci si sente osservato da mille invisibili occhi d’elfi. Corri con lo sguardo verso le cime degli alberi alla ricerca d’uno squarcio di certezza… Poi saliamo camminando nella bambagia di muschi ed aghi di pino ed entriamo nel mondo fatato dello Stien. Dalle pietre d’un’antica frana escono bianche spumeggianti acque che scivolano via rapide inghiottite dal declivio vallivo. Proseguiamo al pian dei Violini, anche qui un tempo pascolo d’alpeggio, oggi bosco che suona nella brezza e dà il meglio di sé con le fioriture di bucanevi, quando l’inverno si ritrae. Ci tuffiamo poi in discesa,come il torrente, mettendo a prova i garretti dei più ed il passo instabile di qualcuno. Ma non c’è tempo di pensare a simili puntigliosità, è qua che lo Stien da il meglio di sé in un susseguirsi di cascate, flutti, scivoli, marmitte dalle limpide acque, spumeggiando e cantando s’invola verso il suo destino. Ci lasciamo trasportare dall’esuberanza dell’acqua…ma ci aspetta il guado…delle “rapide”. Alcuni vorrebbero non esserci…niente paura ci sono Nevio e Lucio. Difatti da una pietra all’altra trasbordano, odierni Caronti, la comitiva. Il piccolo Filippo… ahilui.. farà da cavia e finirà in ammolllo. Confessiamolo come cordata …facciamo acqua…Alex s’impegnerà in ingegneria idraulica, con pietre farà diga… e qualcuno confidando nell’opera finirà dentro i flutti baldanzosi. Gli ultimi passeranno sotto uno scroscio…di applausi per il superamento dell’improba impresa, Il ritorno sarà una veloce sequenza di fotogrammi deja vù, la calchera, la casera di Rombaldi, ultimo testimone e custode di un mondo che fu, la cappella la chiesa del santo Martino che oggi ha fatto valere la sua parola…su in alto. Arrivederci valle di Vignui, anticamente nomata Val Garza.

di Lucio Dorz

mercoledì 11 maggio 2011

Sul Civetta...c'era Peter Pan

Sul promontorio del Civetta...noi...voi...e Peter pan!








Una domenica speciale. Una ventina o poco meno, dai Piani di Pezzè, sino a Col dei Baldi e ritorno passando per Fernazza.



Inizio con qualche problema tecnico, fotografico...e meno male, perchè col senno di poi, le foto di Stefania sono una meraviglia.



Partire a freddo, con un caffè di troppo sullo stomaco ha dato un qualche fastidio ad una di noi, ma qualcosa di speciale ha fatto sì, che lo spirito di gruppo ed una "speak Wlaking Idea" particolarmente spinta, potessero darle una mano e così è stato.



C'è stato un momento in cui, ho voluto parlare di un qualcosa di mio, da far vostro...L'attacco di panico dura 20 minuti e chiaramente in quota, aumentano le possibilità d'esserne colpiti, data la carenza d'ossigeno che può provocare sensazioni di malessere e ipoventilazione...



La salita era ripida, ma su tratti larghi di pista ed attraversando luoghi dalle panoramiche incredibili.



C'è voluto poco a trovarci sotto al Coldai e poi via via intravvedere il Pelmo, "el caregon"...



Col dei Baldi? Non certo una chimera, raggiungerlo è stato un attimo ed avere il rifugio tutto per noi...beh, senza prezzo...dominatori del mondo , da lassu' in alto, soli...solo ArGo Team e montagna...



Pranzo in terrazza...Digestione con racconto...Ho raccontato la storia del soldato Peter Pan, sepolto sul Grappa e testimone di continui misteri, tanto che, io mi ci sento legato ed ogni volta che lo racconto...qualcosa accade. E' accaduto ancora...Finita la storia, raccontata e vissuta intensamente da chi non la sapeva, sulla balaustra alle mie spalle vedevo un adesivo "radio Piter Pan"...Casualità del racconto? Ah sì? andate a vedere le foto scattate prima e cercate l'adesivo...Cercate...cercate...Beh?



Dal Col dei baldi ripartire è stata dura, qualche scherzo, testimoniato anche dalla foto sopra...Poi giu', addirittura sulla neve. Purtroppo una brutta caduta per Moira, ma lei "resiste" , la mia brave heart feltrina...



Scendere tra le pinete, per sentieri dolci...Sostare su un bivacco a Fernazza, con un telefonino ritrovato su in cima che continuava a suonare, ansiolitico di una proprietaria in attesa...



Passati alcuni giorni, le foto parlano da se... Chi può le guardi su facebook...Val la pena davvero!



Grazie a tutti, uno per tutti e tutti per uno...







"Peter Pan" è con noi...ricordate...


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